Apertura Nomentana Bis

Servirà 300 mila abitanti. Percorso «dissestato» dove mancano i marciapiedi: 3 viadotti, 2 svincoli ancora da completare. Lite Comune-Provincia sull'illuminazione

ROMA – Nessun marciapiede, piogge che per l’assenza di tombini di scarico si trasformano in torrenti, illuminazione inesistente. A meno di dieci giorni dall’inaugurazione, prevista per il 14 o il 15 dicembre, la Nomentana Bis, più che un grande snodo di collegamento fra l’area nord-est della provincia e Roma, sembra ancora una strada dissestata di campagna. Niente marciapiedi, niente lampioni, niente scoli per l'acqua piovana: un cantiere in alto mare, che preoccupa i residenti.

PROGETTO DA 20 MILIONI – Lunga oltre quattro chilometri, finanziata dalla Provincia di Roma con 20 milioni di euro, l’arteria dovrebbe rivolgersi a un bacino demografico di circa 300mila abitanti. Una strada indispensabile per liberare dalla morsa del traffico Parco Azzurro, Colleverde di Guidonia e Fonte Nuova. Inoltre, la Nomentana Bis potrà essere utilizzata anche dai residenti della Sabina romana come valida alternativa per raggiungere più agevolmente la Capitale. L’infrastruttura comprende tre viadotti e due svincoli a Fonte Nuova in via di Tor Sant’Antonio e in via Monte Argentario. L’opera, secondo i piani, doveva essere conclusa nel 2009, ma dopo una serie di rinvii l’inaugurazione dovrebbe avvenire il 14 o il 15 dicembre.

«NORME SICUREZZA IGNORATE» – I residenti di Fonte Nuova, però, chiedono che il Comune e la Provincia intervengano per mettere in sicurezza una strada che accoglierà decine di migliaia di auto al giorno. «Mancano pochi giorni all’inaugurazione e a livello strutturale non è stato rispettato alcun criterio per la sicurezza stradale – spiega Maurizio Bellini che abita in via Tor Sant’Antonio - . In questa strada non esiste alcuna fonte di illuminazione, né sono stati progettati sistemi per la raccolta delle acque piovane. Basta un piccolo temporale e questa discesa si trasforma in un torrente in piena».

AUTO A POCHI METRI DA CASE - Ne consegue che «allo stato attuale questa via non è assolutamente in grado di sopportare un flusso di traffico come quello che si prospetta». Sulla strada non sono stati ancora realizzati i marciapiedi e le auto passeranno a pochi metri dalle abitazioni. «Già ora dobbiamo stare molto attenti quando apriamo il cancello, spesso le macchine ci sfiorano – spiega un residente -. Quando verrà inaugurata la Nomentana Bis, e qui ci sarà uno degli svincoli, il rischio per gli abitanti sarà molto alto».

SLALOM NEL PARKING PRIVATO – Gli abitanti di via Monte Argentario, dove verrà aperta un’altra immissione sulla Nomentana Bis per chi proviene da Mentana, da un mese non riescono più ad accedere direttamente alle loro abitazioni. Una serie di sensi unici alternati obbliga i residenti ad uno slalo, utilizzando il parcheggio privato di un supermercato per tornare a casa. «La situazione è insostenibile – spiega Giorgio, un abitante storico di Monte Argentario -. Siamo costretti a una gimcana dentro il parcheggio per accedere alla nostra via. E i tamponamenti sono all’ordine del giorno». Gli abitanti di Fonte Nuova, però, non si schierano contro l’arteria, che considerano indispensabile per facilitare l’afflusso verso la Capitale, ma chiedono un rinvio sull’inaugurazione perché gli svincoli e le vie adiacenti siano messi in sicurezza.

RIMPALLO COMUNE-PROVINCIA – Non c’è, però, intesa fra il Comune di Fonte Nuova e la Provincia su quale istituzione debba provvedere all’adeguamento delle due strade corrispondenti agli svincoli della Nomentana Bis. La Provincia sostiene che, trattandosi di strade comunali, spetti al Comune l’illuminazione, l’adeguamento del sistema di raccolta delle acque piovane e la costruzione dei marciapiedi. 
Il sindaco di Fonte Nuova, Graziano Di Buò, rilancia la palla a Palazzo Valentini: «E’ stata la Provincia a decidere di modificare un sistema di viabilità consolidato, quindi dovrebbe provvedere anche a questi adeguamenti strutturali. Non credo che spetti al Comune intervenire».

RESIDENTI PREOCCUPATI - Questo ping pong fra istituzioni preoccupa i residenti di via Tor Sant’Antonio e di via Monte Argentario. «Mentre Comune e Provincia giocano a chi resta con il cerino in mano il rischio è che la Nomentana Bis venga inaugurata nel più totale disprezzo delle norme di sicurezza – commenta Maurizio Bellini -. Come cittadini stiamo combattendo una piccola battaglia di civiltà per la sicurezza degli automobilisti e dei residenti».

 

fonte http://roma.corriere.it/

 

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