Sanità, Palombara: chiude sede 118 e arriva ambulanza privata

A Palombara chiude la sede del 118 e arriva l’ambulanza privata. Chiude un’altra struttura di rilevante importanza per i cittadini laziali. Il personale viene dislocato in altre postazioni oppure mandato in ferie d’ufficio, mentre la copertura sanitaria dell’area interessata viene affidata ad una società privata di ambulanze. Il personale solo ieri sera si è visto recapitare, tramite fax, un ordine di servizio in cui veniva comunicata la chiusura della postazione.

I lavoratori verranno distribuiti nelle postazioni limitrofe dove svolgeranno le proprie attività integrando i turni di servizio. Continua insomma la politica dei tagli inutili e degli sprechi, questo perchè sembra che la postazione non sia stata adeguata ai requisiti di idoneità previsti per la sicurezza dei luoghi di lavoro. Quello delle ambulanze e dell’emergenza è un settore già di per sé problematico per la nostra Regione, si pensi al recente scandalo dei “generosi” straordinari concessi all’Ares 118: la reperibilità pagata a sistemisti, autisti e ufficio stampa che non gestiscono emergenze.

Oppure si pensi a quando 23 ambulanze rimasero bloccate contemporaneamente per mancanza di posti letto negli ospedali. Succedeva il 10 gennaio, situazione pericolosissima per chi in quel momento aveva necessità di cure urgenti.

In una situazione del genere, si domanda il Codici, che senso ha chiudere una postazione utile per un settore così problematico come quello della gestione delle emergenze? Parliamo ora degli sprechi. Nell’ospedale di Palombara da più di un anno sono pronti i nuovi locali, che non vengono concessi perché manca il collaudo della ASL. “Innanzitutto – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – errori o dimenticanze delle amministrazioni non devono assolutamente ledere alla salute dei cittadini, a cui dovrebbe essere garantito un servizio idoneo e non oneroso.

Inoltre, ricordiamo la nostra contrarietà alla “politica spot” del Consigliere De Lillo, che elargisce interventi a pioggia non centrando il vero cuore della problematica: la criticità risiede in maniera prioritaria nel migliorare un sistema di gestione delle emergenze che registra troppe falle. Battiamoci intanto per mandare il personale dove manca e per garantire un servizio sanitario adeguato ai cittadini laziali”.

 

Articolo tratto da http://www.primapaginanews.it

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