Roma, 19 gen  - Scongiurato, almeno per i prossimi quindici giorni, il blocco delle discariche laziali che avrebbe messo in ginocchio la raccolta dei rifiuti in gran parte del Lazio, a cominciare dalla Capitale. Al termine di una lunga mattinata di trattative a porte chiuse tra Federlazio e Regione è stata infatti sospesa la serrata che le aziende aderenti all’associazione industriale regionale minacciavano di attuare da domani. In sostanza l’incontro-fiume di stamani ha partorito un accordo con il quale la Regione si impegna a garantire i pagamenti da parte dei comuni morosi (tra i più inadempienti Roma, Pomezia, Nettuno, Mentana, Fontenuova, Rieti, Monterotondo, Palombara, Ardea, Latina, Tivoli, Ariccia, Fiumicino, Ciampino) in due tranche; corrispondenti ciascuna al 30% del debito contratto da diversi comuni del Lazio con le società che gestiscono le 8 discariche: Malagrotta, Guidonia, Albano, Civitavecchia, Viterbo e Rieti, Latina, Frosinone.

“E’ stato raggiunto un accordo - ha spiegato il direttore generale di Federlazio, Giovanni Quintieri - in base al quale la Regione aiuterà i Comuni a pagare un 30% di quanto dovuto entro il 28 febbraio ed il secondo 30% entro giugno. Utilizzando prima di tutto, il vincolo da porre sui trasferimenti della Regione ai Comuni affinché questi siano utilizzati esclusivamente per saldare i debiti con le imprese che gestiscono le discariche”. Per quello che riguarda invece il pagamento del rimanente 40% del debito è stato pattuito che si provvederà in un secondo momento, ma entro giugno 2009, a fissarne i termini. Un nuovo incontro, tra la Regione e Federlazio, già programmato per il prossimo 23 gennaio alle ore 14,00 verificherà che il percorso procedurale concordato oggi vada a buon fine. E in questo senso va anche la decisione di posticipare formalmente al 3 febbraio prossimo quello sciopero che sarebbe dovuto partire domani.